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le due lei


di Membro VIP di Annunci69.it fermondo
26.01.2024    |    53    |    0 6.0
"Mi passò accanto, guardò il mio seno in maniera evidente Ecco ora lo tocca , implorai a me stessa, ma lo evito' con le mani Non con gli occhi..."
Maria al telefono
Stasera Stefania è sola casa,Riccardo è a Bologna x lavoro
Non vuole star da sola e mi ha chiesto se potevo farle compagnia x questa notte
Maria lo sai,non ho problemi.
Ci vediamo quando torni,sono a casa domani mattina
Così mi racconti.
Ma che vuoi che ti racconti!!??
Dai,fai il serio,mi disse
Ok risposi,ridendo,e chiusi la telefonata.
Non tornò molto tardi,Stefania doveva recarsi al lavoro presto e alle 7 Maria era già in cucina x un caffè
Il suo rientro mi svegliò subito
In fondo la stavo aspettando curioso
Si percepepiva che Stefania,quando capitava di vederci per cena a casa loro o viceversa ,avesse attenzioni più che amichevoli e affettuose.
Che Maria fingeva di non sentire ma che spesso me ne parlava a fine serata quando restavamo soli confessando ,quasi con imbarazzo,quanto fosse esagerata e a volte senza pudore quando,per esempio ,la seguiva in bagno e per sbaglio entrava e restava a guardarla mentre si spogliava per i suoi bisogni e a volte commentando ,con malizia mai nascosta,quanto fosse bella Maria e quanto fosse sexy quel suo culo tondo e il suo sesso depilato rasato con cura.
Oppure quando si aiutavano nel cucinare e occasionalmente le loro mani si incontrassero.
Ne parlava con fastidio ma si vedeva quanto ne fosse lusingata ed attratta.
Dunque vado in cucina e mi siedo
Lei mi versa il caffè e fa per andare in bagno
La fermo con la mano
Siedi,le dico,e raccontami
Fa per svincolarsi e mi dice
Non ho niente da raccontare, niente di particolare
Io non la lasciai andare e si"arrese" sedendosi imbarazzata
La riconobbi quella luce piena di voglia .E piacere ,che conoscevo
Restai a gurdarla ,sensa parlare ma non smisi di tenerle la mano.
Che guardi ?
Mi gridò ma lo fece con tono quasi da richiesta di aiuto
Fremere dalla voglia le si legge nel corpo ancora caldo
Dai,dimmi come è andata la serata,se vi siete annoiate...
Le chiesi per liberare quello che mi sembrava una voglia repressa a stento
Ed iniziò ______
Sono arrivata da lei e salendo nello specchio dell'ascensore mi sono vista
diversa e con la gonna corta e le gambe abbronzate anche desiderabile.
Femmina e troia,pronta ed intimorita
Ho esitato davanti alla sua porta ma Stefania aveva sentito chiudersi l'ascensore e mi ha sorpresa aprendo la porta immediatamente
Entra ,mi dice prendendomi le mani,non ti mangio e mi trascina dentro sorridendo baciandomi leggermente sulla bocca
Un vestitino leggero, trasparente,vedevo le sue forme tonde,
Il seno libero e sodo
Di spalle la stoffa si poggiava sulle sue natiche,sul suo culo senza biancheria
Troia,ho pensato di lei
La guardavo e Troia mi son detta dei miei occhi che la'toccavano'.
Mi accompagna in cucina,stava preparando una cena fredda
Mi versa del vino bianco,riempie nuovamente il suo
Quando si era avvicinata x un saluto al mio arrivo avevo sentito l'alito già alcolico..
Forse anche lei aveva "paura" pensai sorridendo
Ci mettemmo insieme a preparare insalata,pomodori, del salmone ,mi chiese di prendere dal frigo del riso già pronto
Mi girai per farlo e mi piegai leggermente, lei in quel momento si mosse e girandosi mi passò il dorso della mano sul mio culo così ben messo in mostra.
lo fece troppo lentamente percorrendo le mie natiche e con un dito spinse leggermente all'interno

Un brivido che da dietro arriva diretto al cervello,pochi attimi.
Lei torna indifferente ai piatti e io faccio altrettanto porgendole il riso.

La sua mano accarezza la mia,sempre leggera e veloce.
Sediamo a tavola,mette su della musica.
L'atmosfera si rilassa,parliamo,beviamo,e poi quasi occasionalmente parliamo di voi maschietti.
Delle piccole manie,del disordine e del lavoro sino ad arrivare,quasi naturalmente,ai rapporti sessuali.#

Riccardo mi trascura,mi cerca poco,sembra quasi che il mio corpo non gli interessi #
Mi dice con tono complice
Amava il mio seno e non lo guarda più
Dicendolo prese la mia mano e la poggio' sul suo petto
Mi fece stringere il suo seno chiedendomi se non fosse ancora sodo
Mi prese anche l'altra mano e mi ritrovai con le mie mani riempite da quella carne calda e palpitante
Restai così, non mi ritrassi e lei mi guidò verso una pressione più forte
Un carezza che mi fece eccitare
E Stefania non soddisfatta prese il mio seno tra le sue mani e fece altrettanto.
Lo senti come siamo ancora donne desiderabili?
Ti piace il mio seno? e così facendo spostò quel poco di tessuto che lo copriva e mi ritrovai con le mani a palmare delicatamente ma con decisione i suoi capezzoli che reagirono subito.
Lei infilò le mani sotto la mia maglietta cercandomi quasi con affanno e trovando il mio reggiseno sembrò quasi risvegliarsi.
Si alzò,cambio musica ed atteggiamento
Verso altro vino nei bicchieri,avevamo esaurito la prima bottiglia,ma si allontanò da me.##
Ancora non avevamo mangiato e ,ripreso per quanto possibile conoscenza da quel momento carico di aspettative, portammo a tavola quanto già pronto
Ci rilassammo e tornammo sul divano a spettegolare come prima tra un boccone e l'altro.

Stefania si sdraio'poggiandomi la testa sulle gambe
Mise le sue mani sotto la sua testa e così facendo quelle stesse mani si poggiarono sul mio inguine
Ogni tanto le muoveva,fingendo movimenti naturali ma il risultato fu che mi stesse accarezzando la fica...
Per sbaglio
Non mi opposi.
Mi cercava,mi voleva
Io la volevo ancora di più
Restammo così per un po,leggermente alticce quasi ignorando quanto quei contatti ci avessero coinvolto.
Finiamo la cena,e altro vino ci fece compagnia.
Poi un brano musicale svegliò Stefania

Si alzo' e inizio a muoversi al suono gipsy muovendo e alzando a tempo la gonna per muoversi meglio
Facendo questo movimenti scopriva continuamente il suo pube
Non smisi di lasciare i miei occhi tra le sue cosce
Lei lo vide e trattenne il vestito ben alto
Per poi farlo ricadere ricoprendo con finto pudore
Che troia ,pensai,lo fa apposta e si è lasciata una striscia di peli ben rasati,larga un paio di cm, dalla figa
a salire.
Quasi un cartello indicatore di drirezione.
Che troia che sono, pensai di me stessa,mi ero depilato accuratamente quando mi aveva invitato il pomeriggio .
Per quale ragione lo avevo fatto?
Troia mi ripeté la voce da dentro
E intanto restavo in attesa di vedere
di nuovo le cosce e la fica di Stefania cercando di capire l'attimo per non perderlo
Mi lesse il pensiero,si avvicinò e si voltò #
Alzo' il vestito a tempo e mi mostrò il suo culo
Piegando leggermente verso di me si poggio' le mani sulle natiche morbide e le apri'mostrandomi quel buco scuro e la fica evidentemente gonfia e bagnata.
Fu rapidissima ad allontanarsi ridendo quando vide un mio timido tentativo di allungare una mano per toccare quel regalo che mi porgeva.
E come aveva fatto poco prima riprese il controllo di sé,almeno finse di farlo,abbassò la musica e tornò a sedersi
Perché non mi vuole,perché non mi cerca ,il mio culo lo leccava a lungo,lo apriva con le dita e ci infilava la lingua
A lungo
E me lo scopava,a fondo con forza
Lo trovi bello il mio culo ?
Per fortuna non si mosse e non lo mostrò di nuovo.
Lo avrei morso e leccato dentro tanto ne ero eccitata
Facevo fatica,il vino non mi aiutava,avevo voglia di qualcosa che oramai ne ero convinta ,ci avvicinasse
Volevo toccarla,volevo che mi toccasse,volevo le sue mani e la sua bocca addosso
Stefania mi parve assente,si alzò per andare in bagno.
Restai sola e velocemente mi tolsi il reggiseno.
I miei capezzoli erano ritti,la mia eccitazione evidente.
Aveva lasciato la porta aperta ,il divano dove eravamo sedute non era lontano e sentivo l'urina colpire l'acqua e "vedevo" la sua vagina aperta
Fregna si chiama fregna quella che desideri
Troia bugiarda
Mi urlavo da dentro
Finse indifferenza aspettandola a gambe accavallate sul divano.
Mi passò accanto,guardò il mio seno in maniera evidente
Ecco ora lo tocca ,implorai a me stessa, ma lo evito' con le mani
Non con gli occhi.
Da femmina lo sapeva
Mi stava già scopando il cervello,poi forse mi avrebbe scopato la fica#
Gettò uno sguardo, cercandomi tra le cosce.
Io sistemai la gonna e restai per un lungo momento a gambe aperte
Mi sembrò quasi mi toccasse.
Scelse musica più soft e girandosi mi disse a bruciapelo
Ti sei tolta il reggiseno
Fammelo vedere,non ti ho mai vista nuda
Bugiarda, le risposi,mi insegui in bagno per guardarmi
Non è vero
Rise forte
Si ,è vero ma il seno mai...quindi ti tocca.
Diedi la colpa al vino ma dentro di me era forte il desiderio di farmi vedere
Pratichiamo nudismo e sai quanto ci piace guardare e farci guardare
Mi disse Maria e prosegui'il racconto
Mi alzai e sfilai la maglietta dandole, volutamente con astuzia da troia consumata,le spalle.
Stefania non si scompone, si avvicina
Mi poggia la bocca sulla schiena.
Usa le labbra ,mi lecca e morde la pelle
Da dietro mi abbraccia il seno e lo stringe
Scivola con la mano e senza alzare la mia inutile gonna mi mette la mano tra le gambe
Mi piego e porgo il mio culo a lei come per farmi penetrare
Mi sento quasi sopraffatta e quando spero finalmente che lo faccia si ritrae
Maledetta,meravigliosa puttana, tiene il gioco divinamente

La odio,sono fradicia di umori tra le coscie,le mutande bagnate,la voglio
Mi deve scopare, ora.
Balliamo?#
Mi prende con le braccia su le mie spalle,mi gira,mi sposta e mi abbraccia frontalmente
Stringe la mia schiena nuda,l'accarezza
i nostri corpi uniti sudano ,ardono,la passione tra noi è evidente.
,sudiamo
Mi pianta le unghie nella carne,mi fa male, un gemito mi sfugge ma è di piacere x quel dolore che mi arriva in testa e nel ventre, mi contraggo in uno spasimo
Provo un orgasmo lieve, poche contrazioni ma le sento partire

La odio con tutta me stessa.
Alzo la sua gonna e infilo due dita nella sua fica bagnata.
Sono violenta,lo so e lei si ritrae gemendo
Ma lo fa lentamente quasi a sentire le mie dita uscirà da lei.#
Sono stanca e un poco brilla
Vado a dormire,domani sveglia molto presto.
La guardo delusa
Stronza penso
Non è possibile
Ma poi con uno sguardo tra la supplica e la libido mi chiede
Per favore,non lasciarmi da sola


Andiamo in bagno separatamente, vado io prima di lei.
Poi vado in camera da letto
Mi tolgo la gonna ,la maglietta già caduta prima
Resto con le mutandine addosso,forse come ultima difesa
L'idea di trovarmi così vicina a Stefania mi intimoriva e mi...bagnava.
La luce nella stanza era spenta,non mi dispiaceva ma quella del salotto no e Stefania mi comparve sulla soglia
Fece scivolare il vestito ferma sulla porta
Vedevo le forme un po tonde dei fianchi,il seno grande e alto,si voltò per raggiungere la luce e spegnerla
Catturai con gli occhi un bagliore improvviso tra le sue gambe, vidi di nuovo la striscia di peli curata e un monte accentuato
Carica erotica ...eccessiva
La volevo toccare intorno e dentro la carne.
Anche in estate ho il bisogno di sentirmi coperta e tirai su il lenzuolo che era inutile
Altra contraddizione,alzavo barriere ad un bisogno oramai evidente
Stefania non disse nulla,si infilò sotto il lenzuolo coprendo sole le cosce
Con la coda dell'occhio tornai a gurdarla,adesso di spalle e la curva del culo era una montagna burrosa
Da maschio l'avrei inculata con piacere.
Si mise poi a pancia in alto e i suoi seni emergevano e si muovevano al ritmo del suo respiro
Grazie per esserti trattenuta, la notte da sola sto a disagio.
Una carezza leggera sulla guancia e si volta di spalle
Restai così, gelata,delusa,avevo immaginato e sperato un finale diverso
Il vino inizia a farsi sentire,gli occhi pesanti,
Cercavo di restare sveglia aspettando un movimento,un segnale,un qualche fruscio di lenzuola che mi facesse capire se fosse ancora sveglia e
Interessata a me
misi le mani tra le mie cosce e mi trovai bagnata,le labbra della fica gonfie di desiderio.
Niente
e mi si chiusero gli occhi.#

Parte 2

Nel dormiveglia mi sembrò che una mano si fosse posata sui miei fianchi
Una carezza lieve ,le dita che si infilavano tra la l'elastico delle mutandine e la carne e scendeva verso il centro a cercare il mio buco scuro
Per un attimo ho pensato fossi,in sogno, tu che mi volessi aprire il culo x scoparmi.
Disse gurdandomi
Lo fai e spesso te lo lascio fare.
Ma un bacio ed un morso sul collo mi portarono alla realtà
Stefania mi mordeva collo e spalle e la sua mano si infilava nelle mutande toccandomi il buco del culo e arrivando e infilando un dito nella mia fica.
Prese le mutandine e me le sfilò
Sollevai i fianchi per aiutarla
Spinsi i fianchi verso la mano,le dita divennero due e scivolarono entrambe dentro di me.
Mi girai,la sua e la mia bocca finalmente si unirono,affamate
La sua mano continuava a toccarmi,cercandomi dentro e fuori
La strinsi e spinsi la sua mano dentro di me.
Con l'altro mano la cercai tra le cosce
Lei,come me fradicia e gonfia
Con due dita strinsi il clitoride di Stefania, un piccolo cazzetto tanto era gonfio
La baciai con più forza quasi volessi entrare in quella bocca
Poi scesi su quei seni e affogai e morsi i capezzoli, fino a provocare dolore con i denti
Non si ritrasse e per punizione la sua mano abbandonò la mia fica e infilò con violenza quello che mi sembravano due dita direttamente nel culo
Un culo già aperto e pronto ma lei lo fece con l'intento di darmi almeno fastidio.
E l'entrare e l'uscire di quelle dita mi diedero si un dolore ma che si sommo'
al piacere che ricevevo dal suo corpo su di me

A quel punto mi avvicinai a Maria, non ne potevo più
Era seduta mentre parlava
Mi avvicinai a lei #
Il cazzo era gonfio e lo poggiai sulla bocca
Zitta,implorai,sto impazzendo
Rise,lascio tazza sul tavolo ,apri' la bocca accompagnò il cazzo con una mano e lo infilò in bocca mentre mi masturbava
Lo faceva con gusto e cosciente che nelle condizioni in cui mi trovavo avrebbe vinto facile
E durò poco
Mi controllava con la mano e la bocca
Mi contrassi spinsi il cazzo più forte dentro
Lei si sfilò ,riprese fiato,mi guidò ancora nella sua bocca mi passò la lingua dalle palle alla cappella usando la lingua
La mano non smetteva di muoversi con la bocca
Gli afferra la testa,apri' la bocca e mi ingoio, si ritrasse e venni sulla sua bocca e sul viso
Lo riprese in bocca e bevve il mio seme pulendo il cazzo con la lingua
Si alzò, mi prese la testa e mi baciò sulla bocca
Il sapore del mio sperma lo conoscevo e mi piacque assaporarne con lei che mi spingeva dentro quanto era rimasto nella sua bocca
Ci gurdammo, dalla sua bocca colavano piccole gocce dense,le leccai via
Ci baciammo ancora
Vado in bagno e poi al lavoro,mi disse
Ho bisogno di una doccia
Io mi lavai velocemente mi preparai per uscire
Stasera mi racconti come è proseguita
la notte...gli dissi uscendo dal bagno
Rimasi così sospeso tutto il giorno e mi ritrovai in un paio di occasioni con una erezione dolorosa quasi
Tornando a casa presi del vino
Sarebbe servito...















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